08 novembre 2022

Dogen - Fukanzazengi (Parte Seconda)

 

FUKANZAZENGI

 - Regole universali per la pratica di zazen -

di Dogen




Riprendiamo la lettura del "Fukanzazengi", con questo secondo estratto nel quale il Maestro Dogen ci raccomanda luogo, postura e disposizione interiore per la pratica dello zazen.
Buona lettura.
Buona Pratica.
R.

(Tratto da: Aldo Tollini, "Pratica e illuminazione nello Shōbōgenzō", Astrolabio Ubaldini, 2009)


(Parte Seconda)

Dunque, per fare zazen va bene una stanza tranquilla. Siate moderati nel bere e nel mangiare. Lasciate da parte tutti i legami. Lasciate che tutte le cose si acquietino (dentro di voi). Non pensate al bene e al male. Non fatevi prendere (dal dualismo) dell'"è così e non è così". Interrompete i rivolgimenti delle sensazioni, dell'intenzionalità e della coscienza. Smettete di dare valutazioni sul pensiero, le idee e le percezioni. Non abbiate intenzione di diventare un Buddha: perché mai allora attaccarsi caparbiamente allo zazen?
Nel luogo dove normalmente ci si siede, stendete un materassino e sopra di esso mettete un cuscino. Potete mettervi nella posizione del loto intero o nella posizione del mezzo loto. La posizione del loto consiste nel mettere innanzitutto il piede destro sulla coscia sinistra e il piede sinistro sulla coscia destra. La posizione del mezzo loto consiste nell'appoggiare soltanto il piede sinistro sulla coscia destra.
Indossate un vestito e una cintura che non stringa e sistemateli (appropriatamente). Poi, ponete (il dorso della) mano destra sopra il piede sinistro e il palmo della mano sinistra nel palmo della mano destra. Premete i due pollici uno contro l'altro.
Quindi, raddrizzate il corpo e sedete eretti, non pendete né a sinistra né a destra, non piegate il corpo in avanti e neppure indietro. E' necessario che orecchie e spalle siano allineate, e anche naso e ombelico siano allineati. La lingua appoggi sul palato e le labbra e i denti stiano chiusi. Gli occhi devono sempre restare aperti. Il respiro nasale sia leggero. Dopo aver regolato la postura del corpo, esalate un respiro profondo e oscillate a sinistra e a destra. Sedete stabilmente e con determinazione. Fate pensiero il non-pensiero. Il non-pensiero! Come pensarlo? con il senza-pensiero. Questa è quindi la tecnica essenziale dello zazen. Lo zazen non consiste in una tecnica da imparare: è semplicemente il Dharma della pace; è la pratica e la realizzazione della bodhi finale. Realizzando questo kōan, non si è intrappolati nella rete. Se afferrate il significato di questo, sarà come il drago che trova l'acqua o assomigliare alla tigre che si affida alla montagna.
Dovete proprio sapere che il giusto Dharma si presenta da sé davanti ai vostri occhi e (allora) intorpidimento e agitazione vengono eliminati fin dall'inizio.
Quando vi alzate da seduti, muovete lentamente il corpo e alzatevi con calma. Non bisogna farlo in fretta e furia.

(Continua...)

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