06 novembre 2022

Dogen - Fukanzazengi (Parte Prima)

FUKANZAZENGI

 - Regole universali per la pratica di zazen -

di Dogen




Come prima serie di articoli, pubblicherò, a puntate, il "Fukanzazengi", il primo testo che Dogen (fondatore in Giappone della scuola Zen Sōtō) scrisse al suo ritorno in Giappone nel 1227, dopo aver trascorso anni di pratica in Cina sotto il Maestro Rujing (giapp. Nyojō).
Buona lettura.
Buona Pratica.
R.

(Tratto da: Aldo Tollini, "Pratica e illuminazione nello Shōbōgenzō", Astrolabio Ubaldini, 2009)


(Parte Prima)

Se investighiamo (a fondo), (vediamo che) il fondamento originario della Via è completo in sé e onnipervasivo, perché, quindi, usare definizioni posticce come pratica e illuminazione? Perché sprecarsi nella ricerca di mezzi abili dato che l'insegnamento è in sé libero da lacci? Neanche a dirlo, la realtà sta al di là della polvere, (perché, allora) vi sono persone che pongono fiducia nei mezzi (rappresentati) dal pulire? Nessuna cosa è separata da questo luogo, ciò nonostante, la gente si sforza per la pratica. Però, se vi è una separazione (grande) come un capello sottilissimo, il Cielo e la Terra si separano nettamente; se sorge anche solo un po' (la percezione) degli opposti si perde il cuore nella confusione. Per esempio, anche se siamo orgogliosi della nostra comprensione della dottrina, e abbiamo una illuminazione profonda, anche se si è ottenuta la saggezza che comprende con un colpo d'occhio, anche se si è ottenuta la Via e si è purificato il cuore (e la mente), e si ha sviluppato una determinazione tale da dare l'assalto al Cielo, aggirandosi nelle vicinanze dell'entrata (dell'illuminazione), si manca il sentiero vivifico che porta alla liberazione.

Anche nel caso di colui di Gion (Buddha Shakyamuni) che era saggio per natura, si vedano le tracce del suo sedersi eretto per sei anni. E nel caso di colui di Xiao lin (Bodhidharma) che ha trasmesso il sigillo del cuore, si sente (ancora) parlare dei nove anni del sedersi di fronte al muro. Gli uomini del passato erano così e come potrebbero gli uomini attuali mettere (ciò) in discussione?

Quindi, bisogna, in modo naturale, smettere di dedicarsi alla comprensione dei testi inseguendo i discorsi e rincorrendo le parole; in modo naturale, bisogna imparare a tornare sui propri passi girando la luce e riflettendola verso l'interno. Il corpo e la mente in modo naturale vengono lasciati cadere e apparirà il vostro volto originario. Se desiderate ottenere questa cosa, dovete darvi da fare in quel senso in fretta.

(Continua...)

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